Calvino l'eremita

28.01.2023

"Posso scrivere molto bene nelle stanze d'albergo, in quella specie di spazio astratto, anonimo che sono le stanze d'albergo, in cui mi trovo di fronte la pagina bianca, senza alternativa, senza scampo. O forse questa è una condizione ideale che valeva soprattutto quand'ero più giovane, e il mondo era lì, appena fuori della porta, fittissimo di segni, m'accompagnava dovunque, era talmente corposo che mi bastava distaccarmene d'un passo per poterne scrivere. Adesso qualcosa dev'essere cambiato, scrivo bene solo in un posto che sia mio, con libri a portata di mano, come se avessi sempre bisogno di consultare non si sa bene che cosa". Italo Calvino laborioso, concentrato, silenzioso, grande viaggiatore di mente, di cuore, di spazi. Anima della Einaudi ai tempi di Giulio e di giganti come Calvino stesso. Ma poi solitario, fantasioso, pensoso "Eremita a Parigi". Il volume pubblicato nel 1994 raccoglie gli scritti più vari del grande forgiatore di parole, suoni, passi nell'immaginazione. Autore polifonico nei romanzi, è un osservatore saporoso, corposo, con lo sguardo eccitato sul mondo. E come lo racconta il mondo. Leggerlo e rileggerlo riempie le cose più belle del nostro corpo, le più inaspettate, sopite.