Le "Storie naturali" di Primo Levi

Leggendo in sequenza, o in ordine sparso, "Storie naturali" "Il sistema periodico" "Chiave a stella" di Primo Levi, arriva addosso il senso di esistere e sentire, il loro peso specifico. Cose tanto importanti. Rivalutiamo la materia del vivere. A me viene da dargli spazio e gravità. La materia non è distante dal pensiero e dai sentimenti, anzi, fisica e percezione (di testa e animo) sono amiche, sorelle, amanti. Fatico a vedere e sentire l'una senza l'altra. Credo Primo Levi abbia vissuto una vita colma di entrambe. Sarà per i mestieri che ha amato tanto, la chimica e la scrittura, ma penso nulla al mondo fosse più dirompente in lui di queste due sostanze messe insieme. Perché, oltre ad esistere in sé, la chimica muove tutta la materia, la scrittura muove tutto il sentire del mondo.
Dentro e intorno a noi esistono misuratori per ogni cosa, anche per quel che non è misurabile, eppure, essere dotati di apparecchi dentro e fuori ci mette in risonanza con tutto, noi compresi.
"La bellezza è ciò che il Calometro misura. Scusi: quale elettricista si
preoccupa di sapere qual è l'intima essenza della differenza di potenziale? La
differenza di potenziale è ciò che un voltmetro misura: il resto non sono che
inutili complicazioni.
- Appunto. Il voltmetro serve agli elettricisti, è un loro strumento di
lavoro. Il Calometro a chi serve?" (La misura della bellezza, in "Storie
naturali")