Primo risvolto

Che cos'è l'anima del silenzio se non un precipitare lento
nell'ascolto, un camminare ostentato e pudico dentro di sé e dentro gli altri?
Ecco, le pagine di Elena parlano di questo.
In una narrazione struggente, col suo ritmo cadenzato da una
memoria rumorosa, come solo la parola di donna riesce a fare, Elena mescola con
sapienza ricordi e invenzioni narrative. Queste pagine sono fitte di
spostamenti, di lunghe camminate, di terre ritrovate e perse, di uomini e di
donne che si intrufolano sotto la pelle, in un andirivieni snocciolato a mo' di
girotondo.
Sembra quasi che nell'etica del perdersi si trovi la
dimensione più intima del vivere.
E non a caso questa perdita ha la cromia del blu, dove la
notte è di là da venire, eppure vicina. Anche il silenzio, questo strano silenzio
blu è un luogo, forse da rintracciare nella geografia dei sogni. Esattamente come
i corpi, spesso segregati in qualche prigione, da cui bisogna liberarsi.
Fabio Bozzato