Scritti vari

Articoli di cinema, e non solo, usciti nel tempo


Henri Charrière ha fatto pubblicare in Francia "Papillon" nel 1969. Un'autobiografia romanzata che è diventata una delle avventure più celebri negli anni Settanta. Era soprannominato Papillon per via di una farfalla tatuata sul petto. Un'immagine di libertà e leggerezza che lui non ha avuto o ha avuto con grande fatica. La sua storia nel 1973 è...

Vedere sul grande schermo i film di Jean Vigo è un'esperienza preziosa, accadeva a gennaio 2018...
Senza dubbio "L'Atalante" o "À propos de Nice" (e tutta l'opera di Vigo) sono visioni fuori dal tempo.

Agnès ha novant'anni JR trentacinque (era il 2018, ndr). Tra loro un paio di generazioni. Lei è piccola, raccolta in pochi centimetri, al naturale. Lui è alto, filiforme, nascosto dietro un paio di occhiali scuri. Hanno molte pieghe del corpo e della vita a separarli, ma combaciano perfettamente nello sguardo. Occhi che passano attraverso un...

Quando l'auto che lo ha caricato sulla sponda arriva alle porte di Seul, Nam Chul-woo chiude gli occhi. Li tiene stretti stretti e si rifiuta di aprirli, non vuole vedere niente del mondo che sta al di sotto del 38° parallelo.
Nam è un pescatore nordcoreano e vive in un villaggio a ridosso del confine con la Corea del...

"Io non sono Nessuno! Chi sei tu? / Sei - Nessuno - anche tu? / Allora siamo in due! / Non dirlo! spargerebbero la voce - lo sai! / Com'è squallido - essere - Qualcuno! / Com'è ordinario - come una Rana - / Dire il proprio nome - per tutto giugno - / A un Pantano ammirato!".

Fatih Akin ha una certa dimestichezza con le emozioni brutali, la notte e le anime femminili. Nel 2004 aveva incantato il mondo con "La sposa turca", vincendo l'Orso d'oro a Berlino e inondando gli sguardi con una miscela esplosiva di dolore, amore, pena, sacrificio, tenerezza, violenza, silenzio. In qualche modo tutto questo ritorna ora in un film...

Un bel film, ben fatto. Una storia di ordinaria crescita raccontata con stile, pulizia nel testo nelle immagini e nel montaggio. Insomma, una prova svolta con precisione e cura. Come un tema dove spiccano contenuto, forma e calligrafia.
"Lady Bird" della giovane regista Greta Gerwig funziona e tuttavia lascia negli occhi il gusto un po' troppo...

C'è un tocco perfetto che rende le inquadrature affreschi, la luce densa, a tratti abbagliante e poi sinuosa e soffice come un crepuscolo. I corpi degli attori sono figure precise, eleganti e definite come il tratto di china lasciato sui fogli bianchi da Reynolds Woodcock, stilista del silenzio e della presunzione. È la prima cosa che ho pensato...

Dentro ogni persona c'è una creatura, un mostro che prende forma a seconda dello sguardo che gli cade addosso. Ho meditato su questo film già prima di vederlo. L'ho atteso, sapendo che mi sarebbe piaciuto. Perché è un film che parla di mostri, amore, solitudine e acqua. La forma dell'acqua.
Sento un profondo senso di gratitudine e di grazia....

Nel 1964 Alberto Giacometti ha poco più di sessant'anni e vive a Parigi. Nella sua casa-atelier si divide tra tormento creativo, la moglie Annette e Caroline, amante e musa dei suoi ritratti femminili alla quale è legatissimo. Anche ad Annette è legatissimo, lei è la dirimpettaia dei suoi tormenti, il punto fermo per tornare a casa dopo aver...

L'inquadratura è stretta su due mani grandi e callose. Sembra impossibile che mani così ingombranti possano sistemare con tanta cura e delicatezza quei piccoli blocchi in piombo. In cima ad ogni sagoma le lettere, una accanto all'altra a formare parole, in sequenza frasi e poi colonne infinite e ordinate di testo. Un istante dopo le mani grandi,...

È un film bellissimo. Una storia delicata, forte, appassionata, fragile. Raccontata benissimo. "Chiamami col tuo nome" di Luca Guadagnino è arrivato come un'esplosione.
Tre giorni prima di uscire nelle sale ha ricevuto quattro candidature agli Oscar e tutti l'hanno definito il film italiano dell'anno. Con l'Italia però c'entra poco - produzione,...